Soffrire di cistite in menopausa non è affatto raro. Nelle donne, infatti, la menopausa implica importanti cambiamenti ormonali che possono favorire le infezioni di batteri, Escherichia coli in particolare, tra le cause principali della cistite. Durante la menopausa diminuiscono sensibilmente i livelli di estrogeni, ormoni che, tra l’altro, hanno un ruolo importante nel mantenimento del normale grado di acidità del pH e della flora batterica vaginale: tale acidità scoraggia infatti l’aggressione dei batteri patogeni. La cistite in menopausa può essere inoltre favorita dai rapporti sessuali, dal momento che, sempre a causa della carenza di estrogeni, la vagina è meno lubrificata.
Sintomi
I sintomi della cistite in menopausa non differiscono da quelli tipicamente associati all’insorgenza della cistite. Il frequente bisogno di urinare e la sensazione di difficoltà e bruciore durante la minzione sono infatti sintomi anche della cistite in menopausa; è possibile inoltre anche l’insorgenza di febbre, in genere non alta, con brividi di freddo (tale segno può però essere indicativo di un peggioramento della cistite con interessamento delle vie urinarie superiori); altri sintomi sono dolore diffuso nella zona lombare e al basso ventre e presenza di tracce di sangue nelle urine. Rivolgersi al medico è importante perché episodi di cistite acuta, se non trattati adeguatamente, possono degenerare in patologie più gravi quali, per esempio, la pielonefrite, cioè un’infezione dei reni.
Cistiti ricorrenti
Le cistiti ricorrenti – cistiti che si ripetono almeno 3 volte in un anno o due volte in sei mesi – sono generalmente più probabili quando si ha una vita sessuale particolarmente attiva. Nelle donne in menopausa a questo si aggiunge la fisiologica carenza di estrogeni che rende l’apparato genito-urinario maggiormente predisposto a infezioni. Per queste ragioni le cistiti ricorrenti – che riguardano comunque in prevalenza donne di età compresa tra 25-30 e 60 anni – interessano anche le donne in menopausa.
Rimedi
L’uso di estrogeni in terapia sostitutiva per via topica o sistemica, riducendo il pH vaginale e ripristinando il trofismo della mucosa, è annoverato tra i possibili rimedi per il trattamento della cistite in menopausa. La terapia antibiotica rimane però quella di scelta.